Saturday, February 11, 2012

Olimpico idroscalo (MI) 25-05-08

Finalmente posso dire di aver fatto un'olimpico fatto bene, senza ma, senza se!
Scrutando le vecchie classifiche di questa classica, che quest'anno ha raggiunto la 22^ edizione, mi rendo conto che quest'anno 300 atleti al via sono stati veramente pochi, contro i 500-600 che di solito vi partecipano. Visto il numeto ristretto di atleti, mi faceva paura più che altro il nuoto, ma all'indomani una volta in acqua, mi sono reso conto che i miglioramenti arrivano, ho nuotato sempre in gruppo, cosa che, nonostante il cambio in T1 sia stato lento, mi ha permesso di stare in gruppo in bike e chiudere i 39,5km in 1h03', per poi correre i 10km a piedi, in 40'58'', in grande rimonta.
Il nuoto, tempo effettivo 32' abbondanti, probabilmente a sentir le voci e comunque era tangibile, è sembrato un pò lunghetto, e poi con 32' non sarei stato così nella massa, cosa più importante del tempo cronometrico. Totale 2h23' a metà classifica sul totale.
La gara non è di certo da scenari spettacolari (è all'idroscalo e dintorni) ma è una gara, dal mio punto di vista, di triathlon puro, dove c'è un nuoto che permette di nuotare al massimo delle proprie possibilità, la bici è da meno perchè il percorso è un pò pericoloso ma comunque veloce, e a piedi credo che più piatto di così non si può.
Ci sono state alcune pecche organizzative, come la zona cambio troppo ristretta, come già detto, non abbastanza sicuro il percorso in bici (ci sono stati una cinquantina di incidenti, tra ritiri, un pò di cadute e tante forature, per via del fondo stradale disconesso), sicuramente un percorso del genere non può sopportare più atleti di quanti fossero domenica scorsa.
Sul collaudato percorso a piedi nulla da dire, l'anello che circonda l'idroscalo è misurato e piacevole.
Gli organizzatori, che quest'anno erano alla loro prima edizione, si sono scusati e ripromessi di migliorare, lo spero vivamente perchè credo che dispiacerebbe a molti non averla più in calendario, tra l'altro per me è comodissima, a solo 10km da casa.

see you...

Friday, February 10, 2012

IRONMAN Austria 05-07-09 - un sogno durato 15 anni -

Lacrime agli occhi.

Quando iniziai a "tapasciare" nel lontano 1994, mi ricordo che rimasi affascinato dal racconto di un amico sul triathlon ma nonostante ciò, dissi subito: "non fa per me, 1) nuoto malissimo, ci sono dei problemi, dovrei stare senza ausilio acustico per tutto il nuoto, 2) odio la bici e 3) non penso che sarò mai in grado di correre così a lungo per 42km", ma nel mio sub-inconscio la sfida con me stesso ebbe inizio.
Poi la cosa rimase in stand-by per qualche anno, nel frattempo continuavo a prendere sempre più di confidenza con il running, e dopo prese il soppravvento l'idea di correre almeno una maratona sotto le 3h e così accantonai ancora l'idea del triathlon, ma il tarlo era sempre presente nella mia testa...

Lacrime agli occhi.

E così l'avvicinamento alla triplice avvenne per caso, grazie al mio amico Ste (walk_man) che nel 2006 mi tirò dentro in un paio di sprint e un super-sprint (uscendo molto attardato nel nuoto, anzi diciamo ultimo), di conseguenza approdando negli olimpici, doppi olimpici.
Così mi trovai l'anno scorso a mezzanotte ad inizio luglio davanti al pc, ad iscrivermi per l'Ironman di Klagenfurt...

Lacrime agli occhi.

5 Luglio 2009, ho realizzato un sogno, l'ho terminato, non ho sofferto tantissimo (dissenteria a parte nella maratona) e provato emozioni interiori che erano sommerse dal dolore provato in questi due anni con la malattia di mio padre.
Gareggiare con 3000 atleti è stato fantastico, nuotare in gruppo nello specchio d'acqua del lago Worthersee, pedalare immerso nel verde d'Austria e correre a piedi su una ciclabile, incitato per più di 4 ore da un pubblico sconosciuto, tutto questo ha fatto parte di un sogno dal quale faccio fatica a svegliarmi.

Lacrime agli occhi,
grazie a mia moglie (che mi ha supportato, stimolato e incentivato con amore per 6 mesi) e ai miei figli che mi hanno accompagnato in questa settimana in camper (anche qui tra l'altro prima esperienza) di "pseudo-vacanza" (andare a Vienna il giorno dopo è stato stupendo), che mi sopportano durante l'anno; grazie ai miei genitori, mio padre in primis che mi ha dato la forza di non mollare in questi due anni; grazie alla decina di amici che mi ha scritto sms a go-go prima e dopo la gara, grazie a Pierangelo, presidente del GPG'88, che mi ha immortalato con un articolo sul "prestigioso" settimanale del mio paese in cui vivo.

Posso dire che avevo toccato il fondo ed in parte mi sono rialzato.

Certi stati d'animo, certe gioie e la voglia di vivere, sono cose che si provano, si trovano, solo guardando dentro se stessi, e questa è stata un'occasione, come quando mi alzo alle 5 del sabato o domenica per pedalare 5 ore e più, in solitaria, io, la bici e il vento; quando corro la maratona che soffra o meno, la mente spazia, penso a tutto e a nulla; quando nuoto ho una sensazione di pace con me stesso che mai avrei creduto.

Lacrime agli occhi papà, anche questa è dedicata a te.




see you...

Wednesday, February 8, 2012

Turin Marathon 19/04/09

Ecco qua, doveva essere "il tempone" da due anni a questa parte, la gara a coppie mi aveva illuso, quelle condizioni fisiche domenica non ho le trovate!

Se il 3h17' di Seregno mi ha fatto sorridere, questo 3h22' mi fa incazzare e non poco, non mi recrimino nulla, sono partito come da manuale, sui 4'30'', ma le gambe erano dure sin da subito, e quando dico subito, dico dopo 1 chilometro.

Ho cercato di correre più facile possibile, cercando un ritmo ideale per portare a casa questa maratona.

Non ho subito la crisi ma sin da prima del passaggio alla mezza avevo pilotato di molto il passo, affinchè non arrivasse, tra l'altro devo dire che poi dal 35° stavo recuperando passando dai 5' al km ai 4'45'', ovviamente non era freschezza ma voglia di arrivare e fermarmi.

Bellissima e organizzata magistralmente nonostante il maltempo, La Maratona di Torino, alla quale sono affezionato, da qui ho iniziato nel '96, e come spettatori d'eccezione avevo mia mamma e il mio amato papà.

Ho pianto gli ultimi quattro chilometri, dalla gioia di dedicare ancora a lui
questa mia ennesima fatica, e comunque nonostante oggi fosse da 30
chilometri e basta, ho provato una felicità immensa quando alla ragazza del ristoro al 40° che mi incitivava, le ho gridato "è fatta, è fatta anche questa!", i brividi scorrevano dai piedi alla testa, la fatica non la sentivo più ma quando poi sono arrivato... che dolori!

Dentro di me pensavo, nel correre così imballato, chissà se quel 5 luglio avrò queste sensazioni...e riuscirò a terminare?!

Ne avrò la forza? Solo tu puoi darmela.


see you, AGAIN!