Friday, February 10, 2012

IRONMAN Austria 05-07-09 - un sogno durato 15 anni -

Lacrime agli occhi.

Quando iniziai a "tapasciare" nel lontano 1994, mi ricordo che rimasi affascinato dal racconto di un amico sul triathlon ma nonostante ciò, dissi subito: "non fa per me, 1) nuoto malissimo, ci sono dei problemi, dovrei stare senza ausilio acustico per tutto il nuoto, 2) odio la bici e 3) non penso che sarò mai in grado di correre così a lungo per 42km", ma nel mio sub-inconscio la sfida con me stesso ebbe inizio.
Poi la cosa rimase in stand-by per qualche anno, nel frattempo continuavo a prendere sempre più di confidenza con il running, e dopo prese il soppravvento l'idea di correre almeno una maratona sotto le 3h e così accantonai ancora l'idea del triathlon, ma il tarlo era sempre presente nella mia testa...

Lacrime agli occhi.

E così l'avvicinamento alla triplice avvenne per caso, grazie al mio amico Ste (walk_man) che nel 2006 mi tirò dentro in un paio di sprint e un super-sprint (uscendo molto attardato nel nuoto, anzi diciamo ultimo), di conseguenza approdando negli olimpici, doppi olimpici.
Così mi trovai l'anno scorso a mezzanotte ad inizio luglio davanti al pc, ad iscrivermi per l'Ironman di Klagenfurt...

Lacrime agli occhi.

5 Luglio 2009, ho realizzato un sogno, l'ho terminato, non ho sofferto tantissimo (dissenteria a parte nella maratona) e provato emozioni interiori che erano sommerse dal dolore provato in questi due anni con la malattia di mio padre.
Gareggiare con 3000 atleti è stato fantastico, nuotare in gruppo nello specchio d'acqua del lago Worthersee, pedalare immerso nel verde d'Austria e correre a piedi su una ciclabile, incitato per più di 4 ore da un pubblico sconosciuto, tutto questo ha fatto parte di un sogno dal quale faccio fatica a svegliarmi.

Lacrime agli occhi,
grazie a mia moglie (che mi ha supportato, stimolato e incentivato con amore per 6 mesi) e ai miei figli che mi hanno accompagnato in questa settimana in camper (anche qui tra l'altro prima esperienza) di "pseudo-vacanza" (andare a Vienna il giorno dopo è stato stupendo), che mi sopportano durante l'anno; grazie ai miei genitori, mio padre in primis che mi ha dato la forza di non mollare in questi due anni; grazie alla decina di amici che mi ha scritto sms a go-go prima e dopo la gara, grazie a Pierangelo, presidente del GPG'88, che mi ha immortalato con un articolo sul "prestigioso" settimanale del mio paese in cui vivo.

Posso dire che avevo toccato il fondo ed in parte mi sono rialzato.

Certi stati d'animo, certe gioie e la voglia di vivere, sono cose che si provano, si trovano, solo guardando dentro se stessi, e questa è stata un'occasione, come quando mi alzo alle 5 del sabato o domenica per pedalare 5 ore e più, in solitaria, io, la bici e il vento; quando corro la maratona che soffra o meno, la mente spazia, penso a tutto e a nulla; quando nuoto ho una sensazione di pace con me stesso che mai avrei creduto.

Lacrime agli occhi papà, anche questa è dedicata a te.




see you...

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